.. Essere aperti verso tutti
Uniti, ciao da Giò :)
venerdì 27 febbraio 2015
lunedì 23 febbraio 2015
passa parola
.. Non fermarsi di fronte alle differenze
Ciao, buona giornata :)
Giò
Ciao, buona giornata :)
Giò
venerdì 20 febbraio 2015
passa parola
.. Perseverare nelle difficoltà
Ciao a tutti :) Giò
Ciao a tutti :) Giò
mercoledì 18 febbraio 2015
buona quaresima
Passa Parola..
.. Non ferire il prossimo
La seconda Lettura della Messa (2Cor 5,20-6,2) oggi, Celebrazione de “Le Ceneri”, ci colpisce con frasi forti: «Lasciatevi riconciliare con Dio»; «Ecco ora il momento favorevole». Sì, vogliamo vivere questo inizio di Quaresima buttandoci in Dio in ogni attimo presente, che sempre è il solo «momento favorevole» che ci appartiene, e vivere con slancio il passaparola: «Non ferire il prossimo». E per stare ben attenti a «non ferire», voler fare il massimo per il contrario: amare davvero, vedendo in ogni prossimo Gesù che – come scrive san Paolo con altra frase fortissima – «Dio lo fece peccato in nostro favore»… (Giuseppe Fulceri)
«Guardatevi dal praticare le vostre buone opere davanti agli uomini per essere da loro ammirati, altrimenti non avrete ricompensa presso il Padre vostro che è nei cieli.
Quando dunque fai l'elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade per essere lodati dagli uomini. In verità vi dico: hanno gia ricevuto la loro ricompensa.
Quando invece tu fai l'elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra,
perché la tua elemosina resti segreta; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
Quando pregate, non siate simili agli ipocriti che amano pregare stando ritti nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, per essere visti dagli uomini. In verità vi dico: hanno gia ricevuto la loro ricompensa.
Tu invece, quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando digiunate, non assumete aria malinconica come gli ipocriti, che si sfigurano la faccia per far vedere agli uomini che digiunano. In verità vi dico: hanno gia ricevuto la loro ricompensa.
Tu invece, quando digiuni, profumati la testa e lavati il volto,
perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo tuo Padre che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».
Ciao, :) Giòhttp://passaparola.blog.tiscali.it/2015/02/18/18022015/
.. Non ferire il prossimo
La seconda Lettura della Messa (2Cor 5,20-6,2) oggi, Celebrazione de “Le Ceneri”, ci colpisce con frasi forti: «Lasciatevi riconciliare con Dio»; «Ecco ora il momento favorevole». Sì, vogliamo vivere questo inizio di Quaresima buttandoci in Dio in ogni attimo presente, che sempre è il solo «momento favorevole» che ci appartiene, e vivere con slancio il passaparola: «Non ferire il prossimo». E per stare ben attenti a «non ferire», voler fare il massimo per il contrario: amare davvero, vedendo in ogni prossimo Gesù che – come scrive san Paolo con altra frase fortissima – «Dio lo fece peccato in nostro favore»… (Giuseppe Fulceri)
Parola di Vita di
Febbraio 2015: «Accoglietevi perciò gli uni gli altri come anche Cristo
accolse voi, per la gloria di Dio» (Rm 15, 7)
Dalla seconda lettera di san Paolo
apostolo ai Corìnzi
Fratelli, noi, in nome di Cristo, siamo ambasciatori:
per mezzo nostro è Dio stesso che esorta. Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi
riconciliare con Dio. Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo
fece peccato in nostro favore, perché in lui noi potessimo diventare
giustizia di Dio. Poiché siamo suoi collaboratori, vi esortiamo a non
accogliere invano la grazia di Dio. Egli dice infatti: «Al momento favorevole
ti ho esaudito e nel giorno della salvezza ti ho soccorso». Ecco ora il
momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza!
Dal Vangelo di Gesù
Cristo secondo Matteo 6,1-6.16-18.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Guardatevi dal praticare le vostre buone opere davanti agli uomini per essere da loro ammirati, altrimenti non avrete ricompensa presso il Padre vostro che è nei cieli.
Quando dunque fai l'elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade per essere lodati dagli uomini. In verità vi dico: hanno gia ricevuto la loro ricompensa.
Quando invece tu fai l'elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra,
perché la tua elemosina resti segreta; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
Quando pregate, non siate simili agli ipocriti che amano pregare stando ritti nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, per essere visti dagli uomini. In verità vi dico: hanno gia ricevuto la loro ricompensa.
Tu invece, quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
E quando digiunate, non assumete aria malinconica come gli ipocriti, che si sfigurano la faccia per far vedere agli uomini che digiunano. In verità vi dico: hanno gia ricevuto la loro ricompensa.
Tu invece, quando digiuni, profumati la testa e lavati il volto,
perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo tuo Padre che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».
Ciao, :) Giòhttp://passaparola.blog.tiscali.it/2015/02/18/18022015/
martedì 17 febbraio 2015
ciaoooooooooooooooo
.. Non difendere il proprio modo di pensare
E’
strano questo passaparola: è chiaro che le proprie idee, se ci sembrano giuste,
dobbiamo difenderle; sempre però nel distacco, con l’apertura alle idee altrui.
Altrimenti, ci succede come ai discepoli del Vangelo di oggi (Mc 8,14-21), che
discutono e discutono senza capire quello che Gesù intende dire loro. Così, «Non difendere il proprio modo di pensare» ha da essere l’ascolto attento della Parola di Dio,
vagliando con la Parola ogni idea, nostra e altrui, pronti a dare la vita
all’altro – che è ben più che «Non difendere il proprio modo di pensare»
–, cosicché sia Gesù a illuminare ogni idea e conseguente modo di agire. (Giuseppe Fulceri)
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Parola di Vita di
Febbraio 2015: «Accoglietevi perciò gli uni gli altri come anche Cristo
accolse voi, per la gloria di Dio» (Rm 15, 7).
Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, i discepoli avevano dimenticato
di prendere dei pani e non avevano con sé sulla barca che un solo pane. Allora
Gesù li ammoniva dicendo: «Fate attenzione, guardatevi dal lievito dei farisei
e dal lievito di Erode!». Ma quelli discutevano fra loro perché non avevano
pane. Si accorse di questo e disse loro: «Perché discutete che non avete pane?
Non capite ancora e non comprendete? Avete il cuore indurito? Avete occhi e non
vedete, avete orecchi e non udite? E non vi ricordate, quando ho spezzato i
cinque pani per i cinquemila, quante ceste colme di pezzi avete portato via?».
Gli dissero: «Dodici». «E quando ho spezzato i sette pani per i quattromila,
quante sporte piene di pezzi avete portato via?». Gli dissero: «Sette». E disse
loro: «Non comprendete ancora?».Ciao :) buona giornata, Giò
lunedì 16 febbraio 2015
passa parola
.. Rispettare la cultura dell’altro
Ciao, Giò :)
Ciao, Giò :)
domenica 15 febbraio 2015
buona domenica
.. ESSERE APERTI AL CAMBIAMENTO
VI DOMENICA DEL TEMPO
ORDINARIO: la prima Lettura della Messa (Lv 13,1-2.45-46) ci parla del
lebbroso che «se ne starà solo, abiterà fuori dell’accampamento»; mentre
nel Vangelo (Mc 1,40-45) è Gesù che «non poteva più entrare pubblicamente in
una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte».
Gesù infatti è venuto a liberarci dalla lebbra del peccato, assumendo in Sé la
nostra “lebbra”… E’ il mistero del Suo infinito Amore; siamo così spronati a
cambiare davvero, come il passaparola ci chiede oggi: «Essere aperti al
cambiamento». Dunque, non più star lontani da chi ci appare diverso,
malato, “lebbroso”, “peccatore”, ma – «aperti al cambiamento» –
rischiare di essere emarginati noi pur di accogliere l’altro e volerlo aiutare,
sanare, dandogli Amore. (Giuseppe
Fulceri)
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Parola di Vita di
Febbraio 2015: «Accoglietevi perciò gli uni gli altri come anche Cristo
accolse voi, per la gloria di Dio» (Rm 15, 7).
Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, venne da Gesù un lebbroso, che lo
supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». Ne ebbe
compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!».
E subito la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato. E, ammonendolo
severamente, lo cacciò via subito e gli disse: «Guarda di non dire niente a
nessuno; va’, invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione
quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro». Ma quello si
allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non
poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi
deserti; e venivano a lui da ogni parte.BUONA DOMENICA, CIAO :)
Giò
sabato 14 febbraio 2015
ciaooooooo
.. Riconoscere il positivo che c'è nell'altro
Chiara Lubich diceva che «ha
lo Spirito Santo chi vede il positivo che c’è in ciascuno». Ecco, se
sappiamo «Riconoscere il positivo che c’è nell’altro», c’è da esserne
felici: significa che Dio opera in noi e di dà la Sua luce, mentre coi nostri
poveri occhi riusciamo solo a vedere grigio, se non nero… E questa opera dello
Spirito è fondamentale perché possiamo «accoglierci gli uni gli altri come
Cristo ha accolto noi». Occorre allora pregare, come ci esorta Gesù nel
Vangelo (Lc 10,1-9), perché il Padre mandi operai nella Sua messe e mandi noi
facendoci cogliere tutto il positivo, vedendo la sete che ognuno e l’intera
umanità ha di conoscere Dio Amore! – Che poi è questo l’Amore che tutti
cercano, seppure inconsciamente, anche oggi nella Festa di San Valentino…
AUGURI A TUTTI GLI INNAMORATI!! – (Giuseppe Fulceri)
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Parola di Vita di
Febbraio 2015: «Accoglietevi perciò gli uni gli altri come anche Cristo
accolse voi, per la gloria di Dio» (Rm 15, 7).
Dal
Vangelo secondo Luca
In quel tempo, il Signore designò altri
settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove
stava per recarsi. Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli
operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua
messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa,
né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada. In
qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. Se vi sarà un
figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su
di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché
chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra.
Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà
offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il
regno di Dio”».Ciao, Giò ;)
venerdì 13 febbraio 2015
passa parola ..
.. Cercare il bene comune
Ciao, Giò :)
Ciao, Giò :)
giovedì 12 febbraio 2015
ciaooooooo
.. Arricchirsi della cultura del fratello
Questo passaparola ci aiuta
ad andare oltre l’accettazione e la ricerca dell’altro, perché «Arricchirsi
della cultura del fratello» è cogliere tutta la bellezza e ricchezza che
ogni prossimo ha per la nostra crescita e maturità. E la Parola Dio ci
illumina: la pagina della Genesi di oggi (Gen 2,18-25) ci fa vedere la
completezza dell’essere umano nella complementarietà “uomo-donna”, e ci fa
anche capire che io resto “monco”, quasi “informe”, “umano” sì – questa
sarebbe la traduzione più corretta della parola “uomo” che il testo
italiano solitamente riporta –, “umano”, ma non ancora “uomo”, se
non mi arricchisco e non mi completo «della cultura del fratello»…
(Giuseppe Fulceri)
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Parola di Vita di
Febbraio 2015: «Accoglietevi perciò gli uni gli altri come anche Cristo
accolse voi, per la gloria di Dio» (Rm 15, 7).
Dal libro della Gènesi
Il Signore Dio disse: «Non è bene che l’uomo sia
solo: voglio fargli un aiuto che gli corrisponda». Allora il Signore Dio plasmò
dal suolo ogni sorta di animali selvatici e tutti gli uccelli del cielo e li condusse
all’uomo, per vedere come li avrebbe chiamati: in qualunque modo l’uomo avesse
chiamato ognuno degli esseri viventi, quello doveva essere il suo nome. Così
l’uomo impose nomi a tutto il bestiame, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti
gli animali selvatici, ma per l’uomo non trovò un aiuto che gli corrispondesse.
Allora il Signore Dio fece scendere un torpore sull’uomo, che si addormentò;
gli tolse una delle costole e richiuse la carne al suo posto. Il Signore Dio
formò con la costola, che aveva tolta all’uomo, una donna e la condusse
all’uomo. Allora l’uomo disse: «Questa volta è osso dalle mie ossa, carne dalla
mia carne. La si chiamerà donna, perché dall’uomo è stata tolta». Per questo
l’uomo abbandonerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e i due
saranno un’unica carne. Ora tutti e due erano nudi, l’uomo e sua moglie, e non
provavano vergogna.Ciao, Giò :)
mercoledì 11 febbraio 2015
buona serata
.. ANDARE INCONTRO ALLE DIVERSITA'
E’ la XXIII GIORNATA MONDIALE DEL MALATO, 157° Anniversario della prima Apparizione di Lourdes… Siamo
tutti dei malati, ma oggi vogliamo sentirci forti pensando alle malattie
altrui, volendo essere noi “altra Maria” che “appare”, visita e consola. Ecco
come «andare incontro alle diversità» che il passaparola ci chiede. «Diversità»
può essere tutto ciò che negli altri ci dà fastidio, sia fisicamente, sia
spiritualmente: malattie del corpo e dell’anima… ed essere quello che Giobbe
diceva di sé: «Io ero gli occhi per il cieco, ero i piedi per lo zoppo»,
come ricorda Papa Francesco nel Messaggio appunto per i Malati… Metto qui il
Link (collegamento che, cliccandoci su, manda alla pagina del Messaggio): MessaggioPapaGiornataMalato2015
(Giuseppe Fulceri)
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Parola di Vita di
Febbraio 2015: «Accoglietevi perciò gli uni gli altri come anche Cristo
accolse voi, per la gloria di Dio» (Rm 15, 7). Ciao, Giò :)
martedì 10 febbraio 2015
buona serata
.. Cercare di comprendere la cultura dell'altro
Siamo creati da Dio, a
Sua immagine e somiglianza! E’
ciò che si proclama nella prima Lettura della Messa (Gen 1,20-2,4), facendoci
coscienti di chi siamo noi stessi, chi è l’altro, ogni essere umano. Non c’è
dunque cultura, usi e costumi, che possano metterci in contrasto o separarci, o
– come spesso succede – renderci nemici… Siamo immagine di Dio: e
siamo complementari l’uno all’altro, perché «Dio creò l’uomo a sua
immagine; a immagine di Dio lo creò: maschio e femmina li creò».
Allora, l’altro, l’altra, proprio nella sua diversità, completa il mio essere
nella vera consistenza: immagine di Dio!! Ecco lo sprone che ci
dà il passaparola: «Cercare di comprendere la cultura dell’altro». (Giuseppe
Fulceri)
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Parola di Vita di
Febbraio 2015: «Accoglietevi perciò gli uni gli altri come anche Cristo
accolse voi, per la gloria di Dio» (Rm 15, 7).
Dal libro della Gènesi
Dio disse: «Le acque brùlichino di esseri
viventi e uccelli volino sopra la terra, davanti al firmamento del cielo». Dio
creò i grandi mostri marini e tutti gli esseri viventi che guizzano e brùlicano
nelle acque, secondo la loro specie, e tutti gli uccelli alati, secondo la loro
specie. Dio vide che era cosa buona. Dio li benedisse: «Siate fecondi e
moltiplicatevi e riempite le acque dei mari; gli uccelli si moltiplichino sulla
terra». E fu sera e fu mattina: quinto giorno. Dio disse: «La terra
produca esseri viventi secondo la loro specie: bestiame, rettili e animali
selvatici, secondo la loro specie». E così avvenne. Dio fece gli animali
selvatici, secondo la loro specie, il bestiame, secondo la propria specie, e tutti
i rettili del suolo, secondo la loro specie. Dio vide che era cosa buona. Dio
disse: «Facciamo l’uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza:
domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutti gli
animali selvatici e su tutti i rettili che strisciano sulla terra». E Dio
creò l’uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò: maschio e femmina li
creò. Dio li benedisse e Dio disse loro: «Siate fecondi e
moltiplicatevi, riempite la terra e soggiogatela, dominate sui pesci del mare e
sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente che striscia sulla terra». Dio
disse: «Ecco, io vi do ogni erba che produce seme e che è su tutta la terra, e
ogni albero fruttifero che produce seme: saranno il vostro cibo. A tutti gli
animali selvatici, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli esseri che
strisciano sulla terra e nei quali è alito di vita, io do in cibo ogni erba
verde». E così avvenne. Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto
buona. E fu sera e fu mattina: sesto giorno. Così furono portati a compimento
il cielo e la terra e tutte le loro schiere. Dio, nel settimo giorno, portò a
compimento il lavoro che aveva fatto e cessò nel settimo giorno da ogni suo
lavoro che aveva fatto. Dio benedisse il settimo giorno e lo consacrò, perché
in esso aveva cessato da ogni lavoro che egli aveva fatto creando. Queste sono
le origini del cielo e della terra quando vennero creati.Ciao, buona serata.. Giò :)
lunedì 9 febbraio 2015
passa parola
.. Colmare con la carità ogni contrasto
Ciao.. :) Giò
Ciao.. :) Giò
domenica 8 febbraio 2015
ciaooooo
.. Prendere sù le debolezze dell'altro
V DOMENICA DEL TEMPO
ORDINARIO: il Vangelo (Mc 1,29-39) ci
mostra Gesù che guarisce e libera dal Male: «Guarì molti che erano affetti
da varie malattie e scacciò molti demòni». E’ quello cui siamo chiamati noi
stessi col «Prendere sù le debolezze dell’altro». Non abbiamo certi
poteri? No e sì: si può sanare e liberare davvero, se lasciamo che Gesù operi
in noi, soprattutto Gesù in mezzo a noi. Ciò che vale è che ci amiamo e amiamo
tutti con anima di padre e di madre, prendendo a cuore le debolezze altrui e…
pregando come Gesù faceva («si ritirò in un luogo deserto, e là pregava»);
facendo insomma di tutto, cosicché l’altro si senta amato e compreso nelle sue
debolezze: il sentirsi amati così, è non restare soli, è già guarigione e
liberazione! (Giuseppe Fulceri)
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Parola di Vita di
Febbraio 2015: «Accoglietevi perciò gli uni gli altri come anche Cristo accolse
voi, per la gloria di Dio» (Rm 15, 7).
Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagoga,
subito andò nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni.
La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei.
Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed
ella li serviva. Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti
i malati e gli indemoniati. Tutta la città era riunita davanti alla porta. Guarì
molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non
permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano. Al mattino presto si
alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là
pregava. Ma Simone e quelli che erano con lui si misero sulle sue tracce.
Lo trovarono e gli dissero: «Tutti ti cercano!». Egli disse loro: «Andiamocene
altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti
sono venuto!». E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e
scacciando i demòni. BUONA DOMENICA :)
Giò
sabato 7 febbraio 2015
ciaooooooooo
.. Non lasciarsi frenare dai pregiudizi
Prendiamo la prima Lettura
della Messa (Eb 13,15-17.20-21), che ci indica come vivere il passaparola: «Non
lasciarsi frenare dai pregiudizi». Infatti, mentre ci dà l’esortazione a «non
dimenticarci della beneficenza e della comunione dei beni», prosegue poi
con una importante nota “politica”: «Obbedite ai vostri capi […] affinché lo
facciano con gioia […]». Forse dobbiamo riconoscere che in proposito ci
frenano tanti pregiudizi e facciamo tante chiacchiere riguardo a chi ci
governa, riguardo ai “capi” sia in senso spirituale, morale, civile e politico…
Non sarà che vediamo troppo il negativo e non sosteniamo invece il positivo che
c’è e che ha bisogno del nostro appoggio con la nostra più umile sottomissione
e la nostra preghiera? (Giuseppe Fulceri)
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Parola di Vita di
Febbraio 2015: «Accoglietevi perciò gli uni gli altri come anche Cristo
accolse voi, per la gloria di Dio» (Rm 15, 7).
Dalla lettera agli Ebrei
Fratelli, per mezzo di Gesù offriamo a Dio
continuamente un sacrificio di lode, cioè il frutto di labbra che confessano il
suo nome. Non dimenticatevi della beneficenza e della comunione
dei beni, perché di tali sacrifici il Signore si compiace. Obbedite
ai vostri capi e state loro sottomessi, perché essi vegliano su di voi e devono
renderne conto, affinché lo facciano con gioia e non lamentandosi. Ciò non
sarebbe di vantaggio per voi. Il Dio della pace, che ha ricondotto dai
morti il Pastore grande delle pecore, in virtù del sangue di un’alleanza
eterna, il Signore nostro Gesù, vi renda perfetti in ogni bene, perché possiate
compiere la sua volontà, operando in voi ciò che a lui è gradito per mezzo di
Gesù Cristo, al quale sia gloria nei secoli dei secoli. Amen. Buon sabato, ciao.
Giò
venerdì 6 febbraio 2015
passa parola
.. Sentirsi fratelli
Ciao, buona giornata.. :)
Giò
Ciao, buona giornata.. :)
Giò
giovedì 5 febbraio 2015
ciaooooooooooo
.. Tendere sempre alla fraternità
Dal Vangelo di oggi (Mc
6,7-13) capiamo una cosa importantissima: «Gesù chiamò a sé i Dodici e prese
a mandarli a due a due…». Ecco, anche noi siamo chiamati e inviati non
ciascuno da solo, ma «a due a due», nella “spiritualità di comunione”.
Non sono io, non sei tu, a predicare la Buona Novella con la vita e la parola:
il «Tendere sempre alla fraternità» del passaparola, il «che tutti
siano uno», che è lo scopo per cui sentiamo d’esser nati, è opera di Gesù
tra noi; non è possibile immaginare la realizzazione dell’utopia più grande –
la fraternità universale –, se prima non si è fratelli fra noi, «a due a due»,
coi nostri prossimi più prossimi. (Giuseppe Fulceri)
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Parola di Vita di
Febbraio 2015: «Accoglietevi perciò gli uni gli altri come anche Cristo
accolse voi, per la gloria di Dio» (Rm 15, 7).
Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù chiamò a sé i Dodici e
prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri. E
ordinò loro di non prendere per il viaggio nient’altro che un bastone: né pane,
né sacca, né denaro nella cintura; ma di calzare sandali e di non portare due
tuniche. E diceva loro: «Dovunque entriate in una casa, rimanetevi finché non
sarete partiti di lì. Se in qualche luogo non vi accogliessero e non vi
ascoltassero, andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi come
testimonianza per loro». Ed essi, partiti, proclamarono che la gente si
convertisse, scacciavano molti demòni, ungevano con olio molti infermi e li
guarivano. Ciao :) Giò
mercoledì 4 febbraio 2015
ciaooooooo
E’ un passaparola, questo, da
non dare per scontato, e sempre richiede grande impegno. E’ Gesù nel Vangelo
(Mc 6,1-6) a ricordarcelo: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua
patria, tra i suoi parenti e in casa sua». Magari riusciamo ad essere
“profeti”, apprezzati, amando e operando fuori, lontano; ma in famiglia, in
quartiere, in parrocchia, tra noi “figli di Chiara”… siamo davvero lanciati a «Costruire
la comunità»? Mettiamo al primo posto l’Amore, andando sempre al di là di
possibili incomprensioni, “disprezzi”, spesso dovuti alla routine del vivere
insieme e del credere di conoscerci, vivacchiando all’umana, senza lo slancio
di autentici “profeti”? (Giuseppe Fulceri)
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Parola di Vita di
Febbraio 2015: «Accoglietevi perciò gli uni gli altri come anche Cristo
accolse voi, per la gloria di Dio» (Rm 15, 7).
Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù venne nella sua patria e i
suoi discepoli lo seguirono. Giunto il sabato, si mise a insegnare nella
sinagoga. E molti, ascoltando, rimanevano stupiti e dicevano: «Da dove gli
vengono queste cose? E che sapienza è quella che gli è stata data? E i prodigi
come quelli compiuti dalle sue mani? Non è costui il falegname, il figlio di
Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue
sorelle, non stanno qui da noi?». Ed era per loro motivo di scandalo. Ma
Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria, tra
i suoi parenti e in casa sua». E lì non poteva compiere nessun prodigio, ma
solo impose le mani a pochi malati e li guarì. E si meravigliava della loro
incredulità. Gesù percorreva i villaggi d’intorno, insegnando.
BUONA SERATA. CIAO. :)
GIO'
martedì 3 febbraio 2015
ciaooooooo
.. Non cercare di imporre la propria idea
Nell’«accoglierci gli uni
gli altri» come la Parola del mese ci esorta, ci aiuta il passaparola: «Non
cercare di imporre la propria idea». E ci aiuta molto la prima Lettura
della Messa (Eb 12,1-4), ad esempio, con la frase: «Corriamo con
perseveranza nella corsa che ci sta davanti». Ecco, sì, «correre nel
santo Viaggio» mettendocela tutta, ma senza voler imporre, né convertire
nessuno; semmai c’è da convertire noi stessi nel far sul serio solo volendo
donare Dio, che è Lui poi a fare e ad “imporre”, con la dolcezza del Suo Amore,
la realizzazione dei Suoi piani per il nostro, e di tutti, vero unico bene. (Giuseppe
Fulceri)
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Parola di Vita di
Febbraio 2015: «Accoglietevi perciò gli uni gli altri come anche Cristo
accolse voi, per la gloria di Dio» (Rm 15, 7).
Dalla lettera agli Ebrei
Fratelli, anche noi, circondati da tale
moltitudine di testimoni, avendo deposto tutto ciò che è di peso e il peccato
che ci assedia, corriamo con perseveranza nella corsa che ci sta davanti,
tenendo fisso lo sguardo su Gesù, colui che dà origine alla fede e la porta a
compimento. Egli, di fronte alla gioia che gli era posta dinanzi, si sottopose
alla croce, disprezzando il disonore, e siede alla destra del trono di Dio.
Pensate attentamente a colui che ha sopportato contro di sé una così grande
ostilità dei peccatori, perché non vi stanchiate perdendovi d’animo. Non avete
ancora resistito fino al sangue nella lotta contro il peccato. Buona serata :)
Giò
lunedì 2 febbraio 2015
passa parola
.. Non giudicare
Ciao, buon inizio settimana :)
Giò
Ciao, buon inizio settimana :)
Giò
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