.. Non risparmiarsi nell'amare
Il
Vangelo di oggi (Lc 20,27-40) con la risposta di Gesù ai sadducèi, che non
credevano alla resurrezione, ci dà piena luce sul nostro dover essere: già
risorti con Lui sempre già qui sulla terra: «[…] Dio non è dei morti, ma dei
viventi; perché tutti vivono per lui». Come si vive per Dio, come quindi si
è sempre risorti in attesa della risurrezione finale del Paradiso, ce lo indica
il passaparola: «Non risparmiarsi nell’amare». Il nostro Dio, Dio dei viventi,
è Amore e noi siamo vivi davvero se amiamo, se si è sempre su, attenti solo a «Non
risparmiarsi nell’amare»! (Giuseppe
Fulceri)
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Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, si avvicinarono a Gesù alcuni
sadducèi – i quali dicono che non c’è risurrezione – e gli posero questa
domanda: «Maestro, Mosè ci ha prescritto: “Se muore il fratello di qualcuno che
ha moglie, ma è senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una
discendenza al proprio fratello”. C’erano dunque sette fratelli: il primo, dopo
aver preso moglie, morì senza figli. Allora la prese il secondo e poi il terzo
e così tutti e sette morirono senza lasciare figli. Da ultimo morì anche la
donna. La donna dunque, alla risurrezione, di chi sarà moglie? Poiché tutti e
sette l’hanno avuta in moglie». Gesù rispose loro: «I figli di questo
mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni
della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono né moglie né
marito: infatti non possono più morire, perché sono uguali agli angeli e,
poiché sono figli della risurrezione, sono figli di Dio. Che poi i morti
risorgano, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando dice: “Il
Signore è il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe”. Dio non è dei
morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui». Dissero allora
alcuni scribi: «Maestro, hai parlato bene». E non osavano più rivolgergli
alcuna domanda.Ciao, Giò :)
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