.. Avere un solo diritto: SERVIRE
Non è facile capire e attuare questo passaparola: nel nostro mondo si parla di tutt’altri diritti, ma il
nostro Maestro è Gesù; Lui per primo, Lui che è Dio, ha voluto per Sé questo «diritto
di servire» essendo Amore. Così, Paolo ai Filippési (2,5-11) può come
cantare: «Gesù svuotò se stesso assumendo una condizione di servo… Per
questo Dio lo esaltò…». Ecco, è un diritto che ci fa grandi di fronte a
Dio, ci fa essere “altri Gesù”: è una cosa immensa! Sì, «Avere
un solo diritto: servire», e saremo grandi anche per l’umanità lasciando
una scia luminosa dove passiamo essendo servizio d’amore. (Giuseppe
Fulceri)
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési (2,5-11)
Fratelli, abbiate in voi gli stessi sentimenti di
Cristo Gesù:
egli, pur essendo nella condizione di Dio, non ritenne
un privilegio
l’essere come Dio, ma svuotò se stesso
assumendo una condizione di servo,
diventando simile agli uomini.
Dall’aspetto riconosciuto come uomo, umiliò se stesso
facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di
croce.
Per questo Dio lo esaltò e gli donò il nome che è al
di sopra di ogni nome,
perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei
cieli, sulla terra e sotto terra,
e ogni lingua proclami: «Gesù Cristo è Signore!», a
gloria di Dio Padre.Ciao, Giò :)
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