domenica 24 marzo 2013

PASSA PAROLA con meditazione



PASSA PAROLA: "Aiutare il fratello ad accettare il dolore"

Domenica delle Palme. La Liturgia ci fa vivere la complessità della vita con l'ingresso trionfale di Gesù in Gerusalemme e quindi con la sua passione e morte. Gioie e sofferenze, vivere e morire sono realtà della nostra esistenza; ma, come per Gesù, anche per noi la realtà profonda è che tutto fa parte della missione a cui siamo chiamati quali «servi del Signore», seguaci di Gesù. Tutto passa, passano i trionfi ed anche passioni e pene: resta la gloria vera, che è vivere e morire per amore, essendo l'Amore. Quando tutto sembra finito, è lì la pienezza del Dono: «Gesù, gridando a gran voce, disse: “Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito”. Detto questo, spirò» (Luca 23,46). Gesù Spirò, emise sull'umanità, su ciascuno di noi, il suo Spirito, lo Spirito Santo. E’ da lì che inizia il nostro vero vivere, se lo accogliamo. Nella prima Lettura (Lc 19,28-40) leggiamo che Gesù manda due discepoli a sciogliere un puledro e portarglielo, perché «Il Signore ne ha bisogno» (vedi vv. 29-31). Ecco, il Signore ha bisogno proprio di ciascuno di noi, così come siamo, magari, puledri, asini, o meno ancora. E’ bello esserne convinti e gioire anche vedendo nel negativo che ci appare una possibilità di essere utili al Signore. Così, convinti noi e vivendo coerentemente, possiamo poi aiutare gli altri, specie chi soffre e non riesce ad accettare: riusciamo a vivere bene il passaparola: «Aiutare il fratello ad accettare il dolore». Riusciamo cioè, non tanto a consolare con belle parole, ma ad essere solidali dando la vita perché abbiamo capito ciò che vale.  (Giuseppe Fulceri)
 

Parola di Vita di Marzo: «Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei» (Gv 8,7).
 

         Vangelo secondo Luca - cap. 19
[28]Dette queste cose, Gesù proseguì avanti agli altri salendo verso Gerusalemme. [29]Quando fu vicino a Bètfage e a Betània, presso il monte detto degli Ulivi, inviò due discepoli dicendo: [30] «Andate nel villaggio di fronte; entrando, troverete un puledro legato, sul quale nessuno è mai salito; scioglietelo e portatelo qui. [31]E se qualcuno vi chiederà: Perché lo sciogliete?, direte così: Il Signore ne ha bisogno». [32]Gli inviati andarono e trovarono tutto come aveva detto. [33]Mentre scioglievano il puledro, i proprietari dissero loro: «Perché sciogliete il puledro?». [34]Essi risposero: «Il Signore ne ha bisogno». [35]Lo condussero allora da Gesù; e gettati i loro mantelli sul puledro, vi fecero salire Gesù. [36]Via via che egli avanzava, stendevano i loro mantelli sulla strada. [37]Era ormai vicino alla discesa del monte degli Ulivi, quando tutta la folla dei discepoli, esultando, cominciò a lodare Dio a gran voce, per tutti i prodigi che avevano veduto, dicendo: [38] «Benedetto colui che viene, il re, nel nome del Signore. Pace in cielo e gloria nel più alto dei cieli!». [39]Alcuni farisei tra la folla gli dissero: «Maestro, rimprovera i tuoi discepoli». [40]Ma egli rispose: «Vi dico che, se questi taceranno, grideranno le pietre».


BUONA DOMENICA delle Palme, ciao.
Giò

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