III Domenica di Quaresima. Il Vangelo (Lc
13,1-9) vuole raddrizzarci il modo di pensare: i tanti eventi negativi che
accadono non sono punizioni di Dio, fanno parte della fragilità della vita, ma
– asserisce Gesù – «se non vi convertite, perirete» (vv. 3 e 5). Dio sa
aspettare, ci dà ancora tempo, come nella parabola del fico: Gesù è il
vignaiolo che dice al Padre per noi: «Lascialo ancora [...] e vedremo se
porterà frutto per l'avvenire; se no, lo taglierai» (vv. 8-9). Ma oggi il
passaparola ci chiede una conversione specifica: «Credere nel fratello al di
là delle apparenze». C'è appunto da raddrizzare il nostro pensare: non
giudicare e andare oltre le apparenze e sempre credere che chiunque, anche quando
ci apparisse lontano da Dio, può sempre cambiare, convertirsi. Occorre però
convertirci prima noi, avere l'occhio puro e tutti vedere nella luce di Dio,
che è Amore. Allora, possiamo divenire noi stessi, per il nostro prossimo,
altri Gesù, "altri vignaioli" che «zappano attorno e mettono il
concime» (v. 8) della fiducia e speranza. Sì, vogliamo tutt'oggi fare
questa bella penitenza quaresimale: «Credere nel fratello al di là delle
apparenze». (Giuseppe
Fulceri)
Parola di Vita di Marzo: «Chi di voi è senza
peccato, scagli per primo la pietra contro di lei» (Gv 8,7).
Vangelo secondo Luca - cap. 13
[1]In quello stesso tempo si presentarono alcuni a
riferirgli circa quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva mescolato con quello
dei loro sacrifici. [2]Prendendo la parola, Gesù rispose: «Credete che quei
Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte?
[3]No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. [4]O
quei diciotto, sopra i quali rovinò la torre di Sìloe e li uccise, credete che
fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? [5]No, vi dico, ma
se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo». [6]Disse anche questa
parabola: «Un tale aveva un fico piantato nella vigna e venne a cercarvi
frutti, ma non ne trovò. [7]Allora disse al vignaiolo: Ecco, son tre anni che
vengo a cercare frutti su questo fico, ma non ne trovo. Taglialo. Perché deve
sfruttare il terreno? [8]Ma quegli rispose: Padrone, lascialo ancora quest'anno
finché io gli zappi attorno e vi metta il concime [9]e vedremo se porterà
frutto per l'avvenire; se no, lo taglierai».Buona domenica, ciao a tutti!
Giò
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