domenica 3 marzo 2013

Passa Parola con meditazione...

PASSA PAROLA: "Credere nel fratello al di là delle apparenze"


III Domenica di Quaresima. Il Vangelo (Lc 13,1-9) vuole raddrizzarci il modo di pensare: i tanti eventi negativi che accadono non sono punizioni di Dio, fanno parte della fragilità della vita, ma – asserisce Gesù – «se non vi convertite, perirete» (vv. 3 e 5). Dio sa aspettare, ci dà ancora tempo, come nella parabola del fico: Gesù è il vignaiolo che dice al Padre per noi: «Lascialo ancora [...] e vedremo se porterà frutto per l'avvenire; se no, lo taglierai» (vv. 8-9). Ma oggi il passaparola ci chiede una conversione specifica: «Credere nel fratello al di là delle apparenze». C'è appunto da raddrizzare il nostro pensare: non giudicare e andare oltre le apparenze e sempre credere che chiunque, anche quando ci apparisse lontano da Dio, può sempre cambiare, convertirsi. Occorre però convertirci prima noi, avere l'occhio puro e tutti vedere nella luce di Dio, che è Amore. Allora, possiamo divenire noi stessi, per il nostro prossimo, altri Gesù, "altri vignaioli" che «zappano attorno e mettono il concime» (v. 8) della fiducia e speranza. Sì, vogliamo tutt'oggi fare questa bella penitenza quaresimale: «Credere nel fratello al di là delle apparenze». (Giuseppe Fulceri)

 
Parola di Vita di Marzo: «Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei» (Gv 8,7).

 
Vangelo secondo Luca - cap. 13
[1]In quello stesso tempo si presentarono alcuni a riferirgli circa quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva mescolato con quello dei loro sacrifici. [2]Prendendo la parola, Gesù rispose: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte? [3]No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. [4]O quei diciotto, sopra i quali rovinò la torre di Sìloe e li uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? [5]No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo». [6]Disse anche questa parabola: «Un tale aveva un fico piantato nella vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovò. [7]Allora disse al vignaiolo: Ecco, son tre anni che vengo a cercare frutti su questo fico, ma non ne trovo. Taglialo. Perché deve sfruttare il terreno? [8]Ma quegli rispose: Padrone, lascialo ancora quest'anno finché io gli zappi attorno e vi metta il concime [9]e vedremo se porterà frutto per l'avvenire; se no, lo taglierai».


Buona domenica, ciao a tutti!
Giò

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