domenica 10 marzo 2013

PASSA PAROLA con meditazione...



PASSA PAROLA: "Aiutare il fratello a rialzarsi"


IV Domenica di Quaresima. Il passaparola, alla luce del Vangelo (Lc 15,1-3.11-32), è di grande profondità: «Aiutare il fratello a rialzarsi» è partecipare dell'amore misericordioso di Dio, essere come Lui, uscendo totalmente da noi. La parabola, solitamente detta del “figliol prodigo”, dovrebbe definirsi piuttosto del “Padre misericordioso”. Se il figlio degenere, a un certo punto, si “rialza” e torna al Padre, è perché sa e spera che il Padre lo accoglierà. Ecco, «Aiutare il fratello a rialzarsi» è dare a tutti questa speranza e certezza: ogni nostro fratello/sorella, per quanto cada in basso, ma anche nelle piccole cose, deve vedere in noi questa misericordia, questa capacità di andare al di là di tutto, di dimenticare, perdonare e fare festa per ogni “ritorno”. Occorre uscire dai noi stessi, da quanto è in noi del fratello maggiore, che resta nel giudizio e «non vuole entrare a fare festa» (vedi v. 28). Perché non ama il fratello e nemmeno ama il Padre, considerandolo più padrone che padre (vedi v. 29).Vogliamo dunque vivere festosamente questa Domenica, gioiosi e liberi, amando così, come il Padre ci ama, aiutandoci l'un l'altro «a rialzarsi», ad amare, sempre ritornando all'Amore, gareggiando a chi più è vero «figlio del Padre», “altro Gesù”, manifestazione di Dio Amore!    (Giuseppe Fulceri)

 
Parola di Vita di Marzo: «Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei» (Gv 8,7).

 
Vangelo secondo Luca - cap. 15
[1]Si avvicinavano a lui tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. [2]I farisei e gli scribi mormoravano: «Costui riceve i peccatori e mangia con loro». [3]Allora egli disse loro questa parabola: [11] «Un uomo aveva due figli. [12]Il più giovane disse al padre: Padre, dammi la parte del patrimonio che mi spetta. E il padre divise tra loro le sostanze. [13]Dopo non molti giorni, il figlio più giovane, raccolte le sue cose, partì per un paese lontano e là sperperò le sue sostanze vivendo da dissoluto. [14]Quando ebbe speso tutto, in quel paese venne una grande carestia ed egli cominciò a trovarsi nel bisogno. [15]Allora andò e si mise a servizio di uno degli abitanti di quella regione, che lo mandò nei campi a pascolare i porci. [16]Avrebbe voluto saziarsi con le carrube che mangiavano i porci; ma nessuno gliene dava. [17]Allora rientrò in se stesso e disse: Quanti salariati in casa di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! [18]Mi leverò e andrò da mio padre e gli dirò: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; [19]non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. Trattami come uno dei tuoi garzoni. [20]Partì e si incamminò verso suo padre. Quando era ancora lontano il padre lo vide e commosso gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò. [21]Il figlio gli disse: Padre, ho peccato contro il Cielo e contro di te; non sono più degno di esser chiamato tuo figlio. [22]Ma il padre disse ai servi: Presto, portate qui il vestito più bello e rivestitelo, mettetegli l'anello al dito e i calzari ai piedi. [23]Portate il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, [24]perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato. E cominciarono a far festa. [25]Il figlio maggiore si trovava nei campi. Al ritorno, quando fu vicino a casa, udì la musica e le danze; [26]chiamò un servo e gli domandò che cosa fosse tutto ciò. [27]Il servo gli rispose: E` tornato tuo fratello e il padre ha fatto ammazzare il vitello grasso, perché lo ha riavuto sano e salvo. [28]Egli si arrabbiò, e non voleva entrare. Il padre allora uscì a pregarlo. [29]Ma lui rispose a suo padre: Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai trasgredito un tuo comando, e tu non mi hai dato mai un capretto per far festa con i miei amici. [30]Ma ora che questo tuo figlio che ha divorato i tuoi averi con le prostitute è tornato, per lui hai ammazzato il vitello grasso. [31]Gli rispose il padre: Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciò che è mio è tuo; [32]ma bisognava far festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato».


Buona Domenica! Ciao.
Giò

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