domenica 16 giugno 2013

IL PASSA PAROLA... con meditazione!



PASSA PAROLA: "Ricominciare sempre ad amare"


Non è la nostra bravura e bontà ad attirare su noi l’amore di Dio; è vero piuttosto il contrario: Dio ci ama come siamo e anzi più siamo miseri e meschini, più attiriamo la Sua Misericordia, purché ci crediamo, purché siamo sempre pronti a ricominciare a lasciarci amare da Lui, credendo al Suo Amore. Il Vangelo (Lc 7,36–8,3) di questa XI Domenica del Tempo Ordinario ce lo dice chiaramente con la breve parabola di Gesù (vv. 40-43) per spiegare al fariseo quel credere all’Amore della grande peccatrice; difatti, conclude rivolto a lei: «La tua fede ti ha salvata; va’ in pace!» (v. 48). E’ questa fede carica di amore che salva! A conferma che Gesù cerca tali persone, essendo venuto proprio per i peccatori, il Vangelo prosegue con l’elenco di chi era al seguito di Gesù, tra cui «alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria di Màgdala, dalla quale erano usciti sette demòni» (cap 8,2). C’è dunque da star su: più ci riconosciamo, in qualsiasi modo, delinquenti e mascalzoni, siamo materia buona per stare alla sequela di Cristo. Solo basta, come ci chiede il passaparola: «Ricominciare sempre ad amare», sentendoci amati, credendo all’Amore.    (Giuseppe Fulceri)

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Parola di vita di giugno: «Se, facendo il bene, sopporterete con pazienza la sofferenza, ciò sarà grazia davanti a Dio» (1 Pt 2,20).
 

Vangelo secondo Luca - cap. 7

[36]Uno dei farisei lo invitò a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. [37]Ed ecco una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, venne con un vasetto di olio profumato; [38]e fermatasi dietro si rannicchiò piangendo ai piedi di lui e cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di olio profumato. [39]A quella vista il fariseo che l'aveva invitato pensò tra sé. «Se costui fosse un profeta, saprebbe chi e che specie di donna è colei che lo tocca: è una peccatrice». [40]Gesù allora gli disse: «Simone, ho una cosa da dirti». Ed egli: «Maestro, dì pure». [41] «Un creditore aveva due debitori: l'uno gli doveva cinquecento denari, l'altro cinquanta. [42]Non avendo essi da restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi dunque di loro lo amerà di più?». [43]Simone rispose: «Suppongo quello a cui ha condonato di più». Gli disse Gesù: «Hai giudicato bene». [44]E volgendosi verso la donna, disse a Simone: «Vedi questa donna? Sono entrato nella tua casa e tu non m'hai dato l'acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. [45]Tu non mi hai dato un bacio, lei invece da quando sono entrato non ha cessato di baciarmi i piedi. [46]Tu non mi hai cosparso il capo di olio profumato, ma lei mi ha cosparso di profumo i piedi. [47]Per questo ti dico: le sono perdonati i suoi molti peccati, poiché ha molto amato. Invece quello a cui si perdona poco, ama poco». [48]Poi disse a lei:  «Ti sono perdonati i tuoi peccati». [49]Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: «Chi è quest'uomo che perdona anche i peccati?». [50]Ma egli disse alla donna:  «La tua fede ti ha salvata; và in pace!».

- cap. 8
[1]In seguito egli se ne andava per le città e i villaggi, predicando e annunziando la buona novella del regno di Dio. [2]C'erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria di Màgdala, dalla quale erano usciti sette demòni, [3]Giovanna, moglie di Cusa, amministratore di Erode, Susanna e molte altre, che li assistevano con i loro beni.


Ciao, buona domenica!
Giò

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