PASSA PAROLA: "RISPETTARE IL FRATELLO"
IV
Domenica di Pasqua.
«Egli ci ha fatti e noi siamo suoi, suo popolo e gregge del suo pascolo»:
così si proclama nel Salmo responsoriale della Messa (Sal 99,3). E il Vangelo
(Gv 10,27-30) ci mostra Gesù Buon Pastore «una cosa sola col Padre»
(v. 30), assicurandoci della potenza del Padre, per cui «nessuno può
strappare le sue pecore dalla sua mano» (v. 29). Siamo assai più, come si
suol dire, che in una botte di ferro! Siamo davvero in buone mani: ma occorre ascoltare
“quella Voce” e seguirla: «Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le
conosco ed esse mi seguono» (v. 27). Ecco, siamo conosciuti fino in fondo
da Dio, immensamente amati, condotti per mano alla «vita eterna» (v. 28). Ciò
deve spalancarci il cuore ad ogni prossimo, sentendoci parte dell'immenso
gregge umano nella fratellanza universale. Il passaparola: «Rispettare il
fratello», ci richiama oggi a questo, guardando a Dio, vedendo la cura che
Egli ha per ognuno che è nostro prossimo e fratello, sentendoci noi stessi
guardiani-colaboratori del Divino Pastore. (Giuseppe Fulceri)
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Parola
di Vita di Aprile:
«Non lamentatevi, fratelli, gli uni degli altri» (Gc 5,9).
Vangelo secondo Giovanni - cap. 10
In quel tempo, Gesù disse: [27]«Le mie pecore
ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. [28]Io do loro la
vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia
mano. [29]Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può
strapparle dalla mano del Padre. [30]Io e il Padre siamo una cosa sola».Buona domenica, ciao.
Giò
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