II DOMENICA DI AVVENTO. Nel prepararci al Natale, proseguiamo come ieri
nell’essere “altra Maria”, quindi non ripiegati su noi stessi, ma sempre,
dicendo Sì a Dio, aperti al prossimo. Ce lo ribadisce il passaparola: «Non pensare a sé ma all’altro»;
ce ne indica il modo San Paolo nella seconda Lettura della Messa (Fil
1,4-6.8-11): «[…]
prego che la vostra
carità cresca sempre più in conoscenza [... ], perché possiate distinguere
ciò che è meglio ed essere integri e irreprensibili per il giorno di Cristo»
(vv. 9-10). Ecco, per sapere ciò che Dio vuole da noi e farci santi, pronti
all’incontro finale con Cristo, occorre «crescere
nella carità». l’Apostolo ce ne dice il modo col suo stesso
esempio: egli prega per i fratelli affidatigli da Dio. Così occorre fare: «Non pensare a sé ma all’altro»,
particolarmente pregando. Con la preghiera si arriva all’altro in modo sublime,
perché è Dio che interviene per noi. In tante cose non riusciamo e non possiamo
arrivare, ma se si ha in cuore l’attenzione amorosa per l’altro e sempre si
chiede aiuto con la preghiera, allora si è anche più pronti a fare per l’altro
quanto sta a noi. E ci si apre, non si pensa a sé, neppure a farci santi, ma al
“santo Viaggio” dell’altro e sempre più lo si affida a Dio con fiducia nel Suo
amore. (Giuseppe Fulceri)
Parola di Vita di Dicembre 2012:
«A quanti l’hanno accolto, ha dato
potere di diventare figli di Dio» (Gv 1,12).
Lettera ai Filippesi -
cap. 1
Fratelli, [4]sempre, quando prego per tutti voi, lo faccio
con gioia [5]a motivo della vostra cooperazione per il Vangelo, dal primo
giorno fino al presente. [6]Sono persuaso che colui il quale ha iniziato in voi
quest’opera buona, la porterà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù.
[8]Infatti Dio mi è testimone del vivo desiderio che nutro per tutti voi
nell’amore di Cristo Gesù. [9]E perciò prego che la vostra carità cresca sempre
più in conoscenza e in pieno discernimento, [10]perché possiate distinguere ciò
che è meglio ed essere integri e irreprensibili per il giorno di Cristo,
[11]ricolmi di quel frutto di giustizia che si ottiene per mezzo di Gesù
Cristo, a gloria e lode di Dio.
Dal
Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 3,1-6.
Nell'anno decimoquinto dell'impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio
Pilato era governatore della Giudea, Erode tetrarca della Galilea, e Filippo,
suo fratello, tetrarca dell'Iturèa e della Traconìtide, e Lisània tetrarca
dell'Abilène, sotto i sommi sacerdoti Anna e Caifa, la parola di Dio scese su Giovanni, figlio di Zaccaria, nel deserto.
Ed egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati,
com'è scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaia: Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!
Ogni burrone sia riempito, ogni monte e ogni colle sia abbassato; i passi tortuosi siano diritti; i luoghi impervi spianati.
Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!
Buona domenica, ciao!
Giò
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