Domenica III di Quaresima. Ci soffermiamo sulla prima Lettura della Messa (Es
20,1-17), sulla Legge data a Mosè da Dio: sono i Dieci Comandamenti, Legge
d’Amore, «CODICE DI VITA», di cui il Passaparola ci esorta oggi a farne il
nostro “codice”. Sì, «Fare
della Parola il nostro codice di vita», prendere la Parola, in
particolare proprio i Comandamenti come la Guida, l’Indicazione, la Luce sicura
del nostro cammino sulla terra. Un tempo si imparavano a memoria i
Comandamenti… E’ certo ottima cosa ripassarceli nella mente e vedere se li
osserviamo tutti, se sono essi davvero il nostro «CODICE DI VITA», o se e
quanto ne siamo lontani. Occorre fermarci, leggere, riflettere e vivere!
Quanto, ad esempio, attuiamo il Comandamento «Ricordati del giorno di sabato per santificarlo»
(v. 8), che per noi è la Domenica, giorno del Risorto da vivere da risorti
lodando Dio nella preghiera e nella distensione dei rapporti in famiglia, uniti
tra noi e assieme aperti al bisognoso… Così, nel ripasso vitale di tutti i
Comandamenti, auguriamoci reciprocamente Buona Domenica!
(Giuseppe Fulceri)
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Esodo - cap. 20
[1]Dio allora pronunciò tutte queste parole: [2] «Io sono il Signore,
tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese d'Egitto, dalla condizione di
schiavitù: [3]non avrai altri dei di fronte a me. [4]Non ti farai idolo né
immagine alcuna di ciò che è lassù nel cielo né di ciò che è quaggiù sulla
terra, né di ciò che è nelle acque sotto la terra. [5]Non ti prostrerai davanti
a loro e non li servirai. Perché io, il Signore, sono il tuo Dio, un Dio
geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta
generazione, per coloro che mi odiano, [6]ma che dimostra il suo favore fino a
mille generazioni, per quelli che mi amano e osservano i miei comandi. [7]Non
pronuncerai invano il nome del Signore, tuo Dio, perché il Signore non lascerà
impunito chi pronuncia il suo nome invano. [8]Ricordati del giorno di sabato
per santificarlo: [9]sei giorni faticherai e farai ogni tuo lavoro; [10]ma il
settimo giorno è il sabato in onore del Signore, tuo Dio: tu non farai alcun
lavoro, né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo schiavo, né la tua
schiava, né il tuo bestiame, né il forestiero che dimora presso di te. [11]Perché
in sei giorni il Signore ha fatto il cielo e la terra e il mare e quanto è in
essi, ma si è riposato il giorno settimo. Perciò il Signore ha benedetto il
giorno di sabato e lo ha dichiarato sacro. [12]Onora tuo padre e tua madre,
perché si prolunghino i tuoi giorni nel paese che ti dá il Signore, tuo
Dio. [13]Non uccidere. [14]Non commettere adulterio. [15]Non rubare. [16]Non
pronunciare falsa testimonianza contro il tuo prossimo. [17]Non desiderare la
casa del tuo prossimo. Non desiderare la moglie del tuo prossimo, né il suo
schiavo, né la sua schiava, né il suo bue, né il suo asino, né alcuna cosa che
appartenga al tuo prossimo».-----------------------------------------------------------------------------------------------
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo
Giovanni 2,13-25.
Si avvicinava intanto la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme.
Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe, e i cambiavalute seduti al banco.
Fatta allora una sferza di cordicelle, scacciò tutti fuori del tempio con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiavalute e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via queste cose e non fate della casa del Padre mio un luogo di mercato».
I discepoli si ricordarono che sta scritto: Lo zelo per la tua casa mi divora.
Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?».
Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere».
Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?».
Ma egli parlava del tempio del suo corpo.
Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.
Mentre era a Gerusalemme per la Pasqua, durante la festa molti, vedendo i segni che faceva, credettero nel suo nome.
Gesù però non si confidava con loro, perché conosceva tutti e non aveva bisogno che qualcuno gli desse testimonianza su un altro, egli infatti sapeva quello che c'è in ogni uomo.
Si avvicinava intanto la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme.
Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe, e i cambiavalute seduti al banco.
Fatta allora una sferza di cordicelle, scacciò tutti fuori del tempio con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiavalute e ne rovesciò i banchi, e ai venditori di colombe disse: «Portate via queste cose e non fate della casa del Padre mio un luogo di mercato».
I discepoli si ricordarono che sta scritto: Lo zelo per la tua casa mi divora.
Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?».
Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere».
Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?».
Ma egli parlava del tempio del suo corpo.
Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.
Mentre era a Gerusalemme per la Pasqua, durante la festa molti, vedendo i segni che faceva, credettero nel suo nome.
Gesù però non si confidava con loro, perché conosceva tutti e non aveva bisogno che qualcuno gli desse testimonianza su un altro, egli infatti sapeva quello che c'è in ogni uomo.
Buona domenica a tutti, ciao...
Giò
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