.. "Non darci pace finché non c'è l'amore tra noi"
«“Che tutti siano uno” (Gv 17,21): per
queste parole siamo nati, per l’unità, per contribuire a realizzarla nel mondo».
Se sentiamo nostre queste parole che Chiara Lubich ci ripete dal Cielo, non può
che risuonarci nell’anima la realtà ribadita dall’odierno passaparola: «Non
darci pace finché non c’è l’amore tra noi». Perché è così, con l’amore
reciproco, che si può attuare la fratellanza universale, l’unità sulla terra
«come in Cielo», essendo Gesù Risorto, Lui stesso che ha pregato il Padre per
questa unità e ora è vivo in mezzo a noi, che opera, se ci amiamo. Allora è Lui
stesso, attraverso di noi che può anche oggi fare i più strepitosi miracoli di
conversione, come in questa XXXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO conclude
il Vangelo (Lc 19,1-10): «…il Figlio dell'uomo infatti è venuto a cercare e
a salvare ciò che era perduto». (Giuseppe Fulceri)
[1]Entrato in Gerico, attraversava la città. [2]Ed ecco un uomo di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, [3]cercava di vedere quale fosse Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, poiché era piccolo di statura. [4]Allora corse avanti e, per poterlo vedere, salì su un sicomoro, poiché doveva passare di là. [5]Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». [6]In fretta scese e lo accolse pieno di gioia. [7]Vedendo ciò, tutti mormoravano: «E` andato ad alloggiare da un peccatore!». [8]Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà dei miei beni ai poveri; e se ho frodato qualcuno, restituisco quattro volte tanto». [9]Gesù gli rispose: «Oggi la salvezza è entrata in questa casa, perché anch'egli è figlio di Abramo; [10]il Figlio dell'uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».
BUONA DOMENICA. Ciao.
Giò :)
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