.. "AMIAMO L'ALTRO COSI' DA ESSERE RIAMATI"
XXIII DOMENICA DEL TEMPO
ORDINARIO; nel Vangelo (Lc 14,25-33)
ci colpisce l’esigenza di Gesù: «Se uno […] non mi ama più di quanto ami suo
padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle […], non può essere
mio discepolo» (v. 26). Chiara ci ha insegnato con “l’Arte di amare”
come poter mettere Dio al primo posto, proprio amando di cuore tutti. Così: «Amare
tutti, amare per primi, amare l’altro come sé stessi, amare anche il nemico;
amare Gesù nell’altro, secondo le sue parole: “… l’avrete fatto a Me”. Amare in
modo tale da suscitare l’amore nell’altro e diventi così reciproco, secondo il
suo comando: amatevi come io vi ho amato”». Amando in tal modo, non c’è più
dilemma: non si può «amare il padre e la madre e chiunque altro più di Gesù»,
perché in tutti si ama Lui, e l’amore ritorna: come oggi ci chiede l’attuazione
del passaparola: «Amiamo l’altro così da essere riamati». (Giuseppe Fulceri)
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Parola di Vita di Settembre 2013: «Non amiamo a parole né con la lingua, ma con i fatti
e nella verità» (1 Gv 3,18).
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Vangelo
secondo Luca - cap. 14
In quel tempo, [25]una folla
numerosa andava con Gesù. Egli si voltò e disse loro: [26] «Se uno viene a me e
non mi ama più di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i
fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo.
[27]Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me, non può
essere mio discepolo. [28]Chi di voi, volendo costruire una torre, non siede
prima a calcolare la spesa e a vedere se ha i mezzi per portarla a termine?
[29]Per evitare che, se getta le fondamenta e non è in grado di finire il
lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: [30] “Costui ha
iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro”. [31]Oppure
quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se
può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila?
[32]Se no, mentre l’altro è ancora lontano, gli manda dei messaggeri per
chiedere pace. [33]Così chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non
può essere mio discepolo».
Ciao e buona domenica!
Giò